Pesca al pesce siluro: in Italia è sempre più diffusa

pesca al pesce siluro

Il 5 giugno, nelle acque del fiume Po’ vicino a Revere, nella provincia di Mantova, è stato catturato ciò che sembra essere il più grande esemplare di pesce siluro mai pescato finora, misurando 285 centimetri. Il pescatore, Alessandro Biancardi, ha inseguìto il possente pesce per 40 minuti e poi ha inviato foto e documenti alla International Game Fish Association, l’organizzazione principale dedicata alla pesca sportiva a livello internazionale, che deve confermare eventualmente il record mondiale. Biancardi avrebbe voluto pesare il pesce, ma ha preferito non stressarlo e ha optato per la misurazione prima di rilasciarlo in acqua.

La pesca al pesce siluro è diventata un’attività molto diffusa in Italia, specialmente nel Nord del paese, generando un notevole interesse tra i pescatori sportivi. Lungo il corso del fiume Po, sono presenti zone frequentate da turisti stranieri che trascorrono settimane di vacanza in campeggio per praticare la pesca al pesce siluro, utilizzando attrezzature sofisticate e costose. Soprattutto turisti-pescatori provenienti dalla Germania e dall’Austria sono attratti da queste acque.

Il pesce siluro, noto scientificamente come Silurus glanis, è una specie di pesce alloctona, ossia non originaria delle acque italiane ma introdotta negli anni ’50 attraverso il ripopolamento di altre specie ittiche. Questo pesce ha prosperato nel suo nuovo ambiente, diffondendosi rapidamente e raggiungendo grandi dimensioni. Il siluro è diventato un autentico predatore eccezionale, cacciando con olfatto e udito, ed è capace di muoversi agilmente sui fondali. Alcune leggende fantasiose hanno attribuito al siluro attacchi a cani, bestiame e sommozzatori, ma la sua dieta è principalmente costituita da pesci vivi e morti.

La pesca al siluro è diventata una vera e propria sfida per i pescatori d’acqua dolce, simile alla caccia grossa in mare aperto. I pescatori si cimentano nel raggiungere nuovi record di peso e lunghezza, rendendo questa pratica sempre più appassionante e ambiziosa.

Tuttavia, l’eccessiva presenza di pesci siluro nei fiumi e nei laghi italiani ha sollevato preoccupazioni riguardo alla biodiversità e all’ecosistema autoctono. Questa specie alloctona ha avuto un impatto significativo sulla fauna autoctona, mettendo a rischio alcune specie ittiche native.

Per gestire la situazione, sono state imposte alcune regolamentazioni, vietando il rilascio dei pesci siluro una volta catturati, specialmente in aree prive di siti adeguati per il contenimento di queste specie alloctone. Inoltre, alcuni bracconieri provenienti dall’Est Europa hanno utilizzato tecniche illegali per la cattura del siluro, compromettendo l’ambiente ittico e minacciando la sua sopravvivenza.

In conclusione, la pesca al pesce siluro ha attirato l’interesse di numerosi pescatori sportivi e turisti nel Nord Italia, ma è importante gestire in modo equilibrato la presenza di questa specie per preservare la biodiversità e l’ecosistema acquatico autoctono.

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