Pesce surgelato e congelato: scopriamo le differenze

pesce surgelato

La differenza tra pesce surgelato e pesce congelato è spesso un dubbio che ci assale mentre facciamo la spesa e passiamo nel reparto surgelati. Vediamo nel dettaglio le caratteristiche distintive di entrambi i prodotti.

Il pesce surgelato viene sottoposto a un rapido abbattimento di temperatura mediante un efficace abbattitore, che lo porta a circa meno 30 gradi (con possibilità di raggiungere anche i meno 80 gradi), e successivamente conservato a meno 18 gradi. Questa tecnica è utilizzata principalmente dalle grandi aziende alimentari per garantire la freschezza e il valore nutrizionale del pesce, mantenendo intatti i suoi aspetti organolettici. L’abbassamento rapido della temperatura forma minuscoli cristalli di ghiaccio che impediscono ai microrganismi di contaminare il prodotto. La confezione del pesce surgelato deve rispettare rigorose norme igienico-sanitarie europee per garantirne la sicurezza alimentare.

Quando si acquista pesce surgelato, è importante verificare che la confezione non sia ricoperta da brina o ghiaccio, poiché ciò potrebbe indicare che la catena del freddo non è stata mantenuta correttamente, compromettendo così la qualità del prodotto. Inoltre, è consigliabile controllare che non ci siano pezzi di ghiaccio all’interno della confezione, poiché ciò potrebbe indicare che il pesce è stato precedentemente scongelato e poi nuovamente congelato.

Dal punto di vista culinario, il pesce surgelato, soprattutto se si tratta di pesci di piccole dimensioni o tagliati a dadini, risulta migliore se cucinato ancora surgelato, in modo da mantenere inalterate le sostanze nutritive. Tuttavia, per i pesci di grandi dimensioni, si consiglia di scongelarli lentamente nel frigorifero a una temperatura di 4 gradi, evitando di scongelarli in acqua calda o a temperatura ambiente per evitare contaminazioni e perdita di sostanze nutritive.

Una volta scongelato, il pesce surgelato deve essere consumato immediatamente o al massimo entro il giorno successivo, conservandolo nel frigorifero. Dopo lo scongelamento, infatti, il processo di deterioramento inizia e il pesce non può essere nuovamente congelato senza compromettere la qualità e la sicurezza del cibo.

Per quanto riguarda il pesce congelato, se si desidera conservare una scorta nel freezer, è fondamentale seguire alcune regole di base. Dopo aver pescato o acquistato il pesce, è essenziale pulirlo accuratamente sotto acqua corrente e rimuovere le interiora. È consigliabile anche tagliare la testa e la coda. Successivamente, il pesce deve essere asciugato con un panno e riposto in contenitori di alluminio o plastica, evitando che penetri umidità, aria, odori o acqua. Anche i sacchetti di plastica per alimenti sono adatti purché siano ben chiusi per eliminare l’aria interna (l’utilizzo di una macchina per sottovuoto aiuta a conservarlo più a lungo). Infine, il pesce congelato va riposto nel freezer a una temperatura di meno 18 gradi.

Tuttavia, è importante notare che il lento congelamento domestico del pesce può formare grossi cristalli di ghiaccio, che durante lo scongelamento possono causare la perdita sia di sostanze nutritive che di sapore. È buona norma etichettare il pesce con la data di congelamento e consumarlo entro tre mesi per preservarne la qualità. Dopo sei mesi, si consiglia di sostituirlo con pesce più fresco, poiché oltre tale periodo può subire una forte alterazione del sapore. Anche in questo caso, una volta scongelato, il pesce non dovrebbe essere nuovamente congelato per evitare possibili problemi di salute.

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