La pesca della trota è un’attività molto diffusa e amata, specialmente nelle acque di montagna. La trota è considerata la regina dei torrenti e delle acque di montagna, dove l’ambiente è limpido, freddo e ricco di ossigeno.
Questo pesce d’acqua dolce è uno dei più ambiti dai pescatori, essendo un predatore astuto e vorace, in grado di mimetizzarsi perfettamente nei ruscelli cristallini. Le due specie di trote più ricercate sono la trota fario, selvatica e diffidente, che vive nei corsi d’acqua in movimento, compresi i piccoli fossi, e la trota iridea o “rainbow trout” (trota arcobaleno), una specie importata che viene introdotta nei laghetti di pesca sportiva e può raggiungere dimensioni considerevoli.
Alcuni invasi possono ospitare anche salmerini di fonte e alpini.
Tra le acque pubbliche dedicate alla pesca della trota, vale la pena menzionare il Torrente Leo e lo Scoltenna, che si uniscono formando il Fiume Panaro sotto Rocchetta Sandri; il Dolo e il Dragone, che nella località di Cerredolo danno vita alla Secchia; il Rio delle Tagliole, la diga di Riolunato, la diga di Fontanaluccia, il torrente Dardagna; e ancora il Rio Ospitale e il Rio Fellicarolo, il Rio Canevare e il Torrente Mocogno.
Queste acque sono tutte classificate legalmente come “Acque di Categoria D“, il che significa che per pescarvi è necessario possedere una licenza di pesca e un tesserino regionale per segnare le catture. Negli ultimi anni sono state istituite zone speciali “gestite” da gruppi e associazioni di pescatori, dove è richiesto il pagamento di una quota giornaliera.
Tra le aree di pesca regolamentata più famose vi sono quelle del Leo, dalla confluenza dei torrenti Ospitale e Fellicarolo fino alla confluenza con il Dardagna; un tratto del Rio Ospitale e un altro del Fellicarolo, con zone di “no kill” in cui non è consentito trattenere gli esemplari catturati. Anche a Fiumalbo è presente un tratto simile lungo il Rio San Rocco e il Rio San Francesco, dalla confluenza a valle del paese con il Rio Acquicciola e a monte con il ponte sul Lago di Dogana, fino all’incrocio con il Rio Pistone.
Inoltre, esistono numerosi laghetti a pagamento che accolgono i pescatori. Uno di questi è il “Mulino” di Valdalbero, situato vicino a Lama Mocogno, che dispone anche di un ristorante e una fattoria. C’è poi il Lago “Ponte Vecchio” a Olina, che si trova proprio accanto al fiume e al meraviglioso ponte del XVI secolo.
Da non dimenticare il Lago delle Polle e la baita nelle vicinanze. Nella valle di Fanano si trova lo storico laghetto “Il Lido”, che un tempo era la piscina del paese, e salendo verso Ospitale si incontra il lago “Le Sorgenti”, che ospita un allevamento ittico attivo dal 1979, oltre a un ristorante e un bar. A Pieve c’è il lago “Oasi Serena”, mentre tra i più recenti si segnala il “Lago delle More” a Serramazzoni.
Anche al Lago della Ninfa, grazie all’Associazione Cannisti Sestolesi, è possibile pescare e godersi i pasti presso le strutture ricettive.
Insomma ci sono molti posti dove trovare un luogo ideale per pescare, ma quello che conta è che prima passi da noi, dove troverai tutte le migliori attrezzature da pesca.
Pronto a mettere le canne in macchina e partire? Se invece ti senti più avventuroso prova a leggere questo articolo: